Il programma di Ricerca in Artico si basa su una programmazione strategica ed economica triennale, con l’elaborazione di un Programma triennale (PRA) e di Programmi Annuali (PA).
Il Comitato Scientifico per l'Artico (CSA) ha il preciso compito di gestire il PRA. Il Comitato e' composto da 9 membri, e vede rappresentati oltre ai Ministeri competenti,
MUR - Ministero della Universita' e Ricerca
MAECI - Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale,
le Istituzioni di ricerca maggiormente coinvolte nella ricerca in Artico.
In questa sezione e' riportata una lista completa dei progetti di ricerca finanziati dal PRA attraverso la partecipazione ai bandi di ricerca. Per ciascun progetto, è possibile reperire informazioni complete, sia pur sintetiche. Per chi è impegnato nelle attivita' PRA questa pagina offre accesso ai servizi di gestione delle proposte di ricerca.
Bandi di ricerca pubblici emanati dal CNR costituiscono il principale strumento attraverso cui vengono utilizzate le risorse del PRA, a sostegno della ricerca italiana in Artico.
La ricerca scientifica costituisce il principale vettore della presenza italiana in Artico.
La formazione di una nuova generazione di ricercatori polari è di cruciale importanza. Le sfide pressanti ed emergenti imposte dai cambiamenti globali in aree così vulnerabili del Pianeta richiedono una nuova generazione di scienziati, esperti e professionisti con una visione olistica del sistema ambientale e climatico delle aree polari.
La stazione italiana Dirigibile Italia è un centro di ricerca multidisciplinare situato a Ny Alesund, nelle Isole Svalbard. La base è operativa dal 1997 ed è stata intitolata al Dirigibile Italia di Umberto Nobile in ricordo della sua spedizione nel 1928.
Il Thule High Arctic Atmospheric Observatory (THAOO) è un osservatorio internazionale permanente, attivo dal 1990 e gestito dalla National Science Foundation ame
La N/R Laura Bassi è una nave oceanografica polivalente, che combina una rilevante capacità di ricerca scientifica ad un notevole potenziale di trasporto di materiali e persone. Intitolata alla scienziata italiana che nel 1700 divenne la prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria, Laura Bassi, la nave misura 80 metri in lunghezza con una stazza di 4028 tonnellate.
L’Italia (tramite l’INGV) gestisce ed opera altri due ricevitori GNSS per il monitoraggio ionosferico, simili a quello ospitato nella base “Dirigibile Italia”: il primo si trova presso la stazione del Mapping Norwegian Autorithy a Ny Alesund, mentre il secondo nei pressi di Longyearbyen, ad Advantalen, ospitato dall’Università di Tromso.
Le circolazione oceanica nello Stretto di Fram è fortemente influenzata sia dall'interazione tra le acque di origine Atlantica (che muovono verso nord) e quelle di origine Artica (che muovono verso sud) oltre che dalla presenza e formazione invernale di ghiaccio marino e dai forzanti atmosferici.
Nel 2016 gli Stati Uniti hanno organizzato a Washington la prima riunione di livello ministeriale dei responsabili della scienza, dedicata specificamente all’Artico. L’Arctic Science Ministerial (ASM) ha avuto poi altri due incontri, a Berlino nel 2018 ed a Tokyo nel 2021 (la prossima edizione è prevista a Parigi nel 2023).
L’Italia partecipa a numerose iniziative che mirano ad un migliore coordinamento delle attività di osservazione e/o al potenziamento delle infrastrutture di ricerca, tra cui si segnalano:
Il Consiglio Artico è il principale foro intergovernativo regionale, creato nel 1996 con la Dichiarazione di Ottawa e composto dagli otto Stati artici (Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia, Svezia e Stati Uniti).
L’attività di ricerca è pienamente integrata nel più ampio quadro dell’impegno italiano in Artico e ne costituisce pilastro essenziale. Come indicato nel documento “Verso una strategia italiana per l’Artico – linee guida nazionali”, le direttrici strategiche della ricerca italiana in Artico comprendono:
Un metadato è un tipo di informazione che consente di (i) verificare la disponibilita', (ii) conoscere le principali caratteristiche e (iii) raggiungere il dato a cui si è interessati. Il metadato facilita la funzione di "discovery" di quello che ci puo' interessare/servire in un catalogo che contenga un gran numero di record.
Da questa pagina è possibile acceder direttamente alla lista dei data set che sono catalogati nel sistema IADC e poter avere informazioni di dettaglio sui parametri in essi contenuti e altre informazioni utili allo sfruttamento dei dati raccolti in IADC.
Il CNR, grazie al supporto del Programma di Ricerche in Artico (PRA), finanzia attività che abbiano ricevuto da IASC il patrocinio e siano incluse nel processo di coinvolgimento di ICARP IV (https://icarp.iasc.info/en
Dottorato nazionale in scienze polari presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Grazie al sostegno dell'ufficio comunicazione del CNR sono stati tradotti in italiano i SUMMARY FOR POLICY-MAKERS dei 5 assessment che Working Group AMAP ha rilasciato nel 2021 - 2022.
E' aperto un nuovo bando per progetti di ricerca rivolti ad approfondire le conoscenze in Artico.