PermAfroSt Thawing: what Happened to the largest tErrestrial cArbon pool during lasT deglaciation?

Acronimo
PAST-HEAT
Area di ricerca
Earth science
Tematica specifica di ricerca
Permafrost-carbon climate feedback during past warming events
Regione di interesse
Siberia Sea, Barents Sea and Baffin Bay
Sito web progetto
PI
Tommaso Tei
Istituzione PI
Istituto di Scienze Polari ISP-CNR
Sito web istituzionale
https://www.isp.cnr.it/index.php/en/about-us/staff/item/287-tesi-tommaso
Altre Istituzioni e soggetti coinvolti
ISMAR-CNR, OGS e Univ. Ca Foscari (Dottorando). Soggetti internationali AWI e UNIS
Consistenza del team ricerca
Circa una decina di ricercatori coinvolti bilanciati tra ricercatori e ricercatrici incluso anche un dottoranto Polare di Ca Foscari
Stato progetto
In corso
Il progetto

L'ultima deglaciazione è una fase di riscaldamento che segue l'ultimo massimo glaciale (21k fa). I modelli suggeriscono che, durante questa transizione, la fusione del permafrost ha esercitato un feedback positivo sul cambiamento climatico rilasciando CO2/CH4 in atmosfera. Processi e tempi di rilascio del carbonio rimangono  tuttavia ancora poco chiari. PAST-HEAT esaminerà il comportamento del permafrost durante l'ultima deglaciazione per migliorare la nostra comprensione sul ciclo del carbonio post-glaciale e chiarire come i suoli artici risponderanno ai cambiamenti climatici in un futuro scenario di amplificazione polare. 

Immagini
  • Motivazione, importanza della ricerca

    Il permafrost è un suolo perennemente ghiacciato e rappresenta il secondo più grande pool di carbonio terrestre sulla Terra (1300 ± 200 Pg di C). Le recenti simulazioni IPCC suggeriscono che, entro la fine del 2100, oltre il 90% del permafrost si fonderà nello scenario business as usual. La decomposizione del carbonio presente nel permafrost in seguito alla  sua fusione può liberare gas serra (CO2/CH4) che, a loro volta, possono amplificare riscaldamento climatico. Le ultime stime delle emissioni di gas serra derivanti dalla fusione del permafrost rappresentano il 7-25% delle emissioni di combustibili fossili previste entro 2100. Questo rilascio contronbilancerà il nostro sforzo di riduzione delle emissioni di gas serra necessario per mantenere il riscaldamento globale sotto 1.5 gradi C. Complessivamente, questo dimostra che la perdita di permafrost avrà un impatto importante sull'Artico con conseguenze globali. Recenti modelli paleoclimatici hanno suggerito che un importante rilascio di CO2 e CH4 nell'atmosfera da  permafrost in fusione è già avvenuto in passato. Questa nuova ipotesi ha aperto nuovi scenari sulla storia del carbonio post-glaciale. Tuttavia, nonostante l'evidente implicazioni per il cambiamento climatico, la nostra conoscenza del destino del PF-C glaciale è essenzialmente indiretta perché dipende da modelli. Per colmare questa lacuna, PAST-HEAT integrerà archivi di sedimenti con simulazioni di modelli per trovare indizi sul comportamento passato del permafrost durante l'ultima deglaciazione

    Obiettivi della proposta

    L'obiettivo principale di PAST-HEAT è quello di sfruttare gli archivi climatici sedimentari dell'Artico in combinazione con modelli al fine di ricostruire il comportamento del permafrost glaciale in risposta all'ultima deglaciazione. PAST-HEAT mira a definire i tempi/la portata di disgelo, composizione del carbonio rilasciato e processi coinvolti nella riattivazione del permafrost glaciale. Il progetto mira a:
    - rappresentano un punto di riferimento per le simulazioni paleo fornendo prove indipendenti delle passate dinamiche del permafrost pan-artico. 
    - contribuire a ridurre le incertezze relative al riscaldamento in corso dei suoli artici. Se la fusione del permafrost ha rappresentato un importante feedback al clima contribuendo al riscaldamento climatico durante l'ultima deglaciazione, ci sono evidenti ragioni per ritenere che questo fenomeno si ripeterà in futuro in uno scenario di riscaldamento climatico.

    Attività svolta e risultati raggiunti

    In progress

    Prodotti

    In progress