Laura Bassi

La N/R Laura Bassi è una nave oceanografica polivalente, che combina una rilevante capacità di ricerca scientifica ad un notevole potenziale di trasporto di materiali e persone. Intitolata alla scienziata italiana che nel 1700 divenne la prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria, Laura Bassi, la nave misura 80 metri in lunghezza con una stazza di 4028 tonnellate. Le sue capacità di alloggiamento di personale sono pari a 72 persone, di cui 50 posti per il personale scientifico. 

Dottorato in scienze polari

La formazione di una nuova generazione di ricercatori polari è di cruciale importanza. Le sfide pressanti ed emergenti imposte dai cambiamenti globali in aree così vulnerabili del Pianeta richiedono una nuova generazione di scienziati, esperti e professionisti con una visione olistica del sistema ambientale e climatico delle aree polari. 

I Progetti Finanziati

In questa sezione e' riportata una lista completa dei progetti di ricerca finanziati dal PRA attraverso la partecipazione ai bandi di ricerca. Per ciascun progetto, è possibile reperire informazioni complete, sia pur sintetiche. Per chi è impegnato nelle attivita' PRA questa pagina offre accesso ai servizi di gestione delle proposte di ricerca.

Comitato Scientifico per l'Artico

Il Comitato Scientifico per l'Artico (CSA) ha il preciso compito di gestire il PRA. Il Comitato e' composto da 9 membri, e vede rappresentati oltre ai Ministeri competenti, 
MUR - Ministero della Universita' e Ricerca 
MAECI - Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, 
le Istituzioni di ricerca maggiormente coinvolte nella ricerca in Artico. 

Il Programma Triennale

Il programma di Ricerca in Artico si basa su una programmazione strategica ed economica triennale, con l’elaborazione di un Programma triennale (PRA) e di Programmi Annuali (PA). L’elaborazione di PRA e PA è demandata al Comitato Scientifico per l’Artico, appositamente istituito, mentre alla loro attuazione provvede il CNR.  La norma istitutiva del PRA ha previsto un primo stanziamento triennale di un milione di Euro l’anno.

Pagina in primo piano

Il programma Nazionale di ricerche in Artico (PRA) è stato istituito nel 2018 (legge di bilancio). Sino a quel momento le attività di ricerca in Artico venivano finanziate con fondi residui dei bilanci degli Enti di Ricerca e/o attraverso la partecipazione a programmi internazionali, e/o tramite il supporto offerto dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), a ricerche con vocazione bipolare e attività di comparazione.

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prima foto in primo piano

Arctic science ministerial

Nel 2016 gli Stati Uniti hanno organizzato a Washington la prima riunione di livello ministeriale dei responsabili della scienza, dedicata specificamente all’Artico. L’Arctic Science Ministerial (ASM) ha avuto poi altri due incontri, a Berlino nel 2018 ed a Tokyo nel 2021 (la prossima edizione è prevista a Parigi nel 2023).

Infrastrutture di Ricerca

L’Italia partecipa a numerose iniziative che mirano ad un migliore coordinamento delle attività di osservazione e/o al potenziamento delle infrastrutture di ricerca, tra cui si segnalano:

SIOS (Svalbard Integrated Arctic Earth Observing System). Il CNR è membro di SIOS sin dalla sua creazione nel 2009 ed ha quindi partecipato alla definizione completa dei suoi obiettivi e delle linee di azione, alla cui realizzazione continua a contribuire. Tra gli impegni di maggior rilievo, quello di fornire i dati relativi a circa 30 core variables definite da SIOS.

Arctic council

Il Consiglio Artico è il principale foro intergovernativo regionale, creato nel 1996 con la Dichiarazione di Ottawa e composto dagli otto Stati artici (Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia, Svezia e Stati Uniti). Il Consiglio Artico include come Partecipanti Permanenti sei associazioni delle popolazioni indigene dell’Artico ed opera attraverso gruppi tematici su materie quali lo sviluppo sostenibile, il monitoraggio ambientale, la protezione dell’ambiente marino, la conservazione della biodiversità, la prevenzione delle calamità naturali e la gestione delle emergenze.

Lo scenario

L’attività di ricerca è pienamente integrata nel più ampio quadro dell’impegno italiano in Artico e ne costituisce pilastro essenziale. Come indicato nel documento “Verso una strategia italiana per l’Artico – linee guida nazionali”, le direttrici strategiche della ricerca italiana in Artico comprendono: