Infrastrutture di Ricerca
L’Italia partecipa a numerose iniziative che mirano ad un migliore coordinamento delle attività di osservazione e/o al potenziamento delle infrastrutture di ricerca, tra cui si segnalano:
L’Italia partecipa a numerose iniziative che mirano ad un migliore coordinamento delle attività di osservazione e/o al potenziamento delle infrastrutture di ricerca, tra cui si segnalano:
Il Consiglio Artico è il principale foro intergovernativo regionale, creato nel 1996 con la Dichiarazione di Ottawa e composto dagli otto Stati artici (Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia, Svezia e Stati Uniti).
L’attività di ricerca è pienamente integrata nel più ampio quadro dell’impegno italiano in Artico e ne costituisce pilastro essenziale. Come indicato nel documento “Verso una strategia italiana per l’Artico – linee guida nazionali”, le direttrici strategiche della ricerca italiana in Artico comprendono:
Bandi di ricerca pubblici emanati dal CNR costituiscono il principale strumento attraverso cui vengono utilizzate le risorse del PRA, a sostegno della ricerca italiana in Artico. Tale fonte di finanziamento si affianca alle iniziative già messe in campo dai vari Enti di Ricerca.
La stazione italiana Dirigibile Italia è un centro di ricerca multidisciplinare situato a Ny Alesund, nelle Isole Svalbard. La base è operativa dal 1997 ed è stata intitolata al Dirigibile Italia di Umberto Nobile in ricordo della sua spedizione nel 1928. La stazione è attualmente gestita dal CNR e le attività sono coordinate dal Dipartimento CNR Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente, in particolare dall'Istituto di Scienze Polari ISP.
Il Thule High Arctic Atmospheric Observatory (THAOO) è un osservatorio internazionale permanente, attivo dal 1990 e gestito dalla National Science Foundation americana presso la Base Aerea di Thule, nella Groenlandia settentrionale.